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Casa vacanza sulla costa orientale della Sicilia, con piscina privata e vista panoramica sul golfo di Catania e il vulcano Etna.

Turismo nella Sicilia centro-orientale

 

Villa Giuditta si trova al centro di un'ampia zona di interesse turistico della Sicilia centro orientale; per questo motivo, la villa è il punto di partenza ideale per raggiungere in giornata le mete più rinomate per gli aspetti naturalistici, culturali, architettonici.
Ecco una breve descrizione dei siti più importanti.

 

SIRACUSA

A 38 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 35 minuti.

 

 

Siracusa, iscritta nel 2005 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco, è nota principalmente per il parco archeologico, costituito dal teatro greco, dalla Latomia del Paradiso con l'Orecchio di Dioniso e la Grotta dei Cordari, dall'Ara di Ierone II e dall'Anfiteatro Romano.
Altri luoghi d'interesse della città sono la Basilica di San Giovanni con le catacombe scavate nella roccia, il Museo del Papiro, dove si possono vedere tutte le fasi di lavorazione del papiro stesso, il Museo Archeologico Regionale, al cui interno si trova una ricca collezione di antiche vestigia; infine, proprio di fronte al museo, segnaliamo il Santuario della Madonna delle Lacrime, costruito in seguito alla lacrimazione di un quadro della Madonna, avvenuto nel 1953.

Il cuore storico di Siracusa è rappresentato dall'isola di Ortigia che non mancherà di affascinare il visitatore con i suoi scorci di grande interesse architettonico.
Sulla punta estrema di Ortigia si trova il Castello Maniace, fatto costruire da Federico II di Svevia nella prima metà del XIII secolo. Altre roccaforti d'interesse sono il Forte Vigliena, inglobato nelle mura spagnole sul lungomare di Ortigia, e il Castello Eurialo, a circa 8 chilometri fuori Siracusa, dove Archimede con l'utilizzo di grandi specchi bruciò le vele delle navi romane.
In fondo al lungomare di Ortigia, si può vedere la Fonte Aretusa; questa dal punto di vista geologico è molto singolare poiché si tratta di una sorgente d'acqua dolce che sorge a pochi metri dal mare; le sue origini sono legate alla leggenda della ninfa Aretusa perseguitata dalle attenzioni del cacciatore Alfeo, mentre oggi la fonte è un luogo dove, tra papiri e palme, nuotano papere e anatre.

A Palazzo Bellomo, nella cui pinacoteca è custodita "L'annunciazione" di Antonello da Messina, si trovano numerosi manufatti della tradizione siciliana.
Sempre ad Ortigia, una chiesa molto suggestiva da vedere è quella di San Martino; questa è annoverata tra gli edifici sacri più antichi di Siracusa.
Piazza Duomo è delimitata da bei palazzi barocchi e varie chiese, oltre alla cattedrale eretta sull'antico Tempio di Atena. Nella stessa piazza sorge il Palazzo Vermexio, che oggi è la sede del municipio, e il Palazzo Beneventano del Bosco che nel passato era sede dei cavalieri di Malta. Altre costruzioni di grande interesse che si affacciano sulla piazza del Duomosono il Palazzo Arcivescovile, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove si trova il dipinto del Caravaggio che raffigura il seppellimento di Santa Lucia, la santa patrona della città di Siracusa.

A piazza Pancali si può ammirare il tempio dorico più antico di tutta la Sicilia, dedicato al Dio Apollo.

Nella piazza Archimede si affacciano antichi palazzi aragonesi, come il Palazzo Platamonte, e il Palazzo Lanza la cui facciata quattrocentesca è adornata con particolari bifore. Altri bellissimi palazzi del quattrocento sorgono lungo la via della Maestranza, tra questi citiamo Palazzo Impellizeri con una bellissima facciata ornata da maschere grottesche.

In via Alagona, è visitabile un miqwè, che è un bagno di purificazione ebraico posto a 18 metri sotto il livello della strada.

 

NOTO

A 65 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 50 minuti.

 

 

Nel 1693 Noto è stata rasa al suolo da un violentissimo terremoto; dopodiché la ricostruzione della città è avvenuta seguendo lo stile dell'epoca: il Barocco. La disgrazia del terremoto è stata al tempo stesso la fortuna di Noto che dal 2005 è patrimonio dell'Unesco, essendo stata riconosciuta come capitale del barocco.
L'imponente cattedrale di San Nicolò, che sorge sulla piazza Municipio, proprio nel cuore della città, è caratterizzata da un'altrettanto imponente scala monumentale d'accesso. Intorno alla cattedrale si trovano altri importanti palazzi di grande pregio architettonico: il Palazzo vescovile, il Palazzo Landolina e il Palazzo Ducezio, oggi sede del municipio.

Sulla via Nicolaci, una piccola strada che parte dal centrale corso Vittorio Emanuele, spiccano la bella facciata della chiesa di Montevergine e quella del palazzo Nicolaci di Villadorata, con un balcone sorretto da sculture che rappresentano ippogrifi, leoni, sirene, angeli e maschere varie.

 

PALAZZOLO ACREIDE

A 60 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 55 minuti.

 

 

Un'altra cittadina barocca che ricade nella provincia di Siracusa è Palazzolo Acreide; qui, a pochi passi del centro città, si trova un piccolo parco archeologico che comprende un teatro greco molto ben conservato risalente al III secolo a.C.

Interessante da visitare la Casa-Museo di Antonino Uccello, dove all'interno si trovano svariati manufatti originali sulla cultura contadina locale.

 

RAGUSA

A 90 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 1 ora e 20 minuti.

 

 

Ragusa è Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco dal 2002, per i numerosi edifici barocchi che la contraddistinguono. La città, che è capoluogo di provincia, si divide in due parti: Ragusa superiore, la parte moderna della città, e Ragusa Ibla, l'antico centro storico.

Nella città superiore, sono molto interessanti la Cattedrale di San Giovanni, con un imponente campanile, e la chiesa di Santa Maria delle Scale, con le belle arcate che caratterizzano la facciata; da quest'ultima si ha una bella vista d'insieme sul centro storico. Nella città antica, Ragusa Ibla, gli edifici che si possono ammirare sono la chiesa di Santa Maria dell'Itria, caratterizzata da una cupola decorata con mosaici che riproducono dei motivi floreali, il Palazzo Consentini, con i suoi bei balconi barocchi e la cattedrale di San Giorgio, con la cupola in stile neoclassico.

 

CAVA GRANDE

A 45 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 40 minuti.

 

 

Un luogo di grande fascino paesaggistico è senza dubbio la Riserva naturale di Cavagrande del Cassibile. Per millenni, lo scorrere del fiume Cassibile ha eroso la roccia fino a formare il canyon, così come oggi si presenta agli occhi dei visitatori. Dei percorsi naturalistici attraversano le pareti e il fondo del canyon; in alcuni punti s'incontrano delle piscine naturali nelle quali si riversano delle piccole cascate, dove è possibile fare il bagno.

 

 

PANTALICA

A 38 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 53 minuti.

 

 

La Necropoli rupestre di Pantalica è la più importante della Sicilia. Un ambiente naturale incontaminato nasconde più di 5.000 tombe scavate nella parete rocciosa. La necropoli, risalente all'età del bronzo, nel passato veniva chiamata Hybla. Anche questo sito, nel 2005, è stato dichiarato Patrimonio dell'Unesco. I visitatori possono scoprire gli angoli più belli di Pantalica percorrendo i tanti sentieri che l'attraversano.

 

 

VENDICARI

A 65 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 50 minuti.

 

La macchia mediterranea e numerosi pantani caratterizzano l'Oasi di Vendicari. La riserva naturale ospita svariati uccelli durante i loro viaggi migratori tra il continente africano e quello europeo: anatre, sterne, fenicotteri, aironi, e tante altre specie di volatili si possono osservare in particolare nei mesi invernali, tra novembre e gennaio.
Vendicari presenta anche tante belle spiagge e insenature dove d'estate è possibile fare il bagno; tra queste segnaliamo Cala Mosche, Eloro e San Lorenzo.

 

 

FIUME CIANE

A 38 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 34 minuti.

 

 

 

Per visitare il fiume Ciane si può scegliere di compiere delle belle passeggiate o di navigarne le sue acque con delle piccole barche; in entrambi i casi le escursioni arrivano fino alla foce del fiume.
L'ambiente naturale del Ciane è caratterizzato da rigogliose piante di papiro che crescono sulle sue sponde.

 

 

CATANIA

A 37 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 40 minuti.

 

 

Catania, perla del barocco, sorge incastonata tra l'omonima pianura a sud, il mare Jonio ad est e l'Etna, il più alto vulcano attivo d'Europa, a nord.

Nel '600, a distanza di poco più di 30 anni, Catania è stata prima invasa dalla lava e dopo, nel 1693, rasa al suolo da un terribile terremoto. Ma come di solito avviene in questi casi la distruzione è stata occasione di rinascita per la città etnea: un nuovo assetto urbano, con grandi vie, piazze e monumenti e stato disegnato, in stile barocco, in gran parte dall'architetto Gian Battista Vaccarini.

Testimonianze architettoniche del lontano passato della città si sono in parte salvate dalle distruzioni e sono arrivate sino a noi; tra queste ci sono il teatro antico, l'Odeon e l'anfiteatro romano.

La lunga via Etnea, che comincia da Piazza Duomo e che è stata anch'essa progettata dopo il terremoto con un moderna concezione antisismica, rappresenta il salotto buono della città ed è il cuore pulsante delle attività commerciali, politiche, religiose e culturali. Lungo la via Etnea, palazzi e chiese barocche si alternano a negozi, boutique, bar e gelaterie.

A Piazza Duomo fa bella mostra di se la Cattedrale dedicata a Sant'Agata e al suo interno sono custodite le reliquie della Santa. Sotto la chiesa si trovano le Terme Achilleane.
Catania dedica da secoli alla sua patrona Sant'Agata una grandiosa festa che culmina dal 3 al 5 febbraio; è una delle tre feste piu grandi della Cristianità, nel mondo.
Chi visita piazza Duomo non può non notare il "Liotru", l'elefante simbolo di Catania costruito in nera pietra lavica e posto al centro della piazza con sul dorso un obelisco egizio coperto di gerogliflici relativi al culto di Iside.
Lungo il perimetro di piazza Duomo, oltre alla Cattedrale con la sua facciata barocca disegnata dal Vaccarini, si affacciano altri importanti palazzi: Palazzo degli Elefanti, oggi sede del municipio, il palazzo dei Chierici e il palazzo Vescovile; in mezzo a quest'ultimi due si trova l'antica porta Uzeda da dove ha inizio la via Etnea.

La caratteristica e molto popolare Pescheria, il mercato del pesce, delle arance sicule e di tanta altra mercanzia culinaria, si trova proprio a ridosso di piazza Duomo, appena superata l'ottocentesca fontana dell'Amenano, chiamata dai catanesi "L'acqua a lenzuolo".

Oltrepassata la Pescheria si arriva al cospetto dell'imponente maniero medievale dell'imperatore Federico di Svevia, il castello Ursino, nel cui interno si trova un esposizione museale con preziosi vasi greci, reperti di epoca romana, e una collezione di dipinti che vanno dal XV al XIX secolo.

Altre due direttrici molto importanti che partono da piazza Duomo sono la via Vittorio Emanuele II, dove ricadono il Teatro antico e la Badia di Sant'Agata, e la via Garibaldi, che termina con la porta Ferdinandea.

Percorrendo la via Etnea, s'incontrano dapprima la piazza Università e poco dopo i Quattro Canti, tipico crocevia barocco che interseca con la salita di San Giuliano; successivamente si arriva a piazza Stesicoro, dove ci sono i resti di un grandissimo anfiteatro romano e il monumento dedicato al grande compositore Vincenzo Bellini, a cui Catania ha dato i natali.

Un altro grande mercato storico all'aperto di Catania, denominato dai catanesi "a fera o Luni", che si tiene tutte le mattine, si espande ampiamente proprio a partire dalla piazza Stesicoro.
Proseguendo ancora su via Etnea si arriva alla Villa Bellini, il più bello e importante giardino della città.

Percorrendo le strade più prossime alla via Etnea si possono scoprire svariati tesori di architettura; tra questi, non si possono non citare la scenografica via dei Crociferi, considerata la via barocca per eccellenza, il cinquecentesco monastero dei Benedettini, il più grande d'Europa, il Teatro Bellini, tempio cittadino della lirica con una delle migliori acustiche del mondo, e il Palazzo Biscari.

Lasciando il centro storico e spostandosi nella parte più nuova della città di Catania, tra Piazza Europa e Piazza Verga si trova il corso Italia, un elegante viale con negozi molto glamour.
Proprio accanto alla stazione ferroviaria Centrale, sorge il Centro Fieristico Le Ciminiere nel cui interno si trovano il Museo del Cinema e quello dello Sbarco.

Chi visita Catania non potrà andare via senza aver provato l'ottima cucina tipica ma soprattutto la golosa pasticceria: le famose "granite" di mandorla con le briosche calde, i biscotti di mandorla, di pistacchio e i cannoli di ricotta sono gusti davvero indimenticabili.

 

VULCANO ETNA

A 80 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 1 ora e 40 minuti.

 

 

La vetta più alta di tutta la Sicilia è quella del Vulcano Etna. Coperto d'inverno dalla neve, il vulcano raggiunge la quota di circa 3350 metri s.l.m.; questa misura però è continuamente modificata dalle frequenti eruzioni.
L'Etna è chiamato anche "Mongibello": nome derivato da una errata interpretazione del termine arabo "Gebel", che significa "monte".

L'Etna nasce nell'epoca quaternaria e da allora è stato sempre attivo; nella storia più recente il cataclisma più terribile è avvenuto nel 1669, quando un fiume di lava arrivò fino al mare, devastando in parte la città di Catania.
Al giorno d'oggi, l'Etna erutta con un certa frequenza ed un pennacchio di fumo è quasi sempre presente sulla cima. La sua attività, spesso di tipo stromboliana, è però relegata alle quote più alte e non minaccia i luoghi abitati.

Nel 1987 è stato istituito il parco dell'Etna che copre un'estensione di 59.000 ha.
Alla base del vulcano, che si presenta come un enorme cono nero, la terra è estremamente fertile e vi prosperano numerose colture di aranci, mandarini, limoni, olivi, agavi, fichi d'india e pini marittimi; prospera anche la viticoltura da cui si produce un ottimo vino.
Sopra i 500 metri crescono noccioli, mandorli, pistacchi e castagni; ancora più in alto vi sono querce, faggi, betulle e pini. Molto diffusa la ginestra dell'Etna che, con il suo colore giallo ed il suo profumo, caratterizza il paesaggio del vulcano.
Dai 2.100 metri s.l.m. in su, l'ambiente diventa pressoché desertico.
Piccoli mammiferi, come gatti selvatici, volpi, istrici, donnole e ghiri popolano le pendici dell'Etna; mentre tra i volatili si annoverano poiane, gheppi, fringuelli, picchi e upupe.

Molte le possibilità di visita del vulcano. Itinerari di varie difficoltà portano alla scoperta degli angoli più nascosti dell'Etna: da facili e brevi sentieri natura ben segnalati alla Grande Traversata Etnea (GTE), da coprire con un trekking in 5 tappe dai 12 ai 15 chilometri ciascuna.
Per chi vuol ascendere il vulcano vi sono strade, piste, funivie e rifugi sia dal versante nord sia dal versante sud: dipendentemente dalle condizioni metereologiche e dall'attività del vulcano, è possibile arrivare sin alla quota più elevata.

La "Circumetnea" è un modo molto comodo per farsi una rapida idea dell'imponenza del vulcano; si tratta di un percorso ferroviario che circumnaviga l'Etna, partendo da Catania e arrivando a Riposto.

 

TAORMINA

A 90 chilometri da Villa Giuditta,
percorribili in circa 1 ora e 10 minuti.

 

 

Taormina sorge in cima ad una collina di fronte al mare sulla costa jonica della Sicilia, tra Catania e Messina.
La storia di Taormina vede il susseguirsi nel tempo di insediamenti di popoli greci, romani, bizantini, arabi.
Nell'ottocento, a Taormina arrivò Goethe che ne rimase entusiasta e ne cantò le bellezze in tutta Europa, portandola a diventare la capitale del turismo siciliano, attirando numerosissimi turisti.

Il Corso Umberto I, delimitato a valle da Porta Messina e a monte da Porta Catania, è la via principale di Taormina, costellata da negozi, ristoranti, gelaterie e caffé. Ma la vera anima di Taormina la si scopre addentrandosi nell'intricato labirinto di stradine secondarie che non mancano di offrire ai visitatori inattesi scorci caratteristici.

Il principale monumento di Taormina è il Teatro Antico; il suo valore artistico è amplificato dalla collocazione scenografica da dove si gode di un panorama mozzafiato sulla costa jonica e sul vulcano Etna. Dopo quello di Siracusa, il teatro di Taormina, costruito in epoca ellenistica (I - II secolo a.C.), è il secondo teatro antico dell'isola, vantando un diametro di 109 metri. I Romani lo hanno modificato per accogliere i combattimenti di gladiatori. Al giorno d'oggi il teatro è utilizzato nella stagione estiva per spettacoli cinematografici, teatrali e musicali, grazie anche all'ottima acustica.

Oltre al Teatro Antico, dai tempi dei Romani è arrivata fin ai giorni nostri la Naumachia, uno dei maggiori monumenti romani dell'isola, dove venivano simulate delle battaglie navali all'interno di un'enorme cisterna d'acqua.

Palazzo Corvaja, costruito nel quattrocento su una struttura più antica, è stato la sede del Parlamento siciliano. Sulla facciata dove si aprono grandi bifore gotico-catalane si trovano incise una serie di sentenze morali, scritte in latino. Molto interessante da vedere anche il suo particolare cortile interno, con una torre cubica risalente al periodo arabo.

Il Duomo, dedicato a San Nicola di Bari, risale al XIII secolo ma è stato rimaneggiato più volte nel corso dei secoli. L'aspetto squadrato con la facciata molto semplice ricorda le cattedrali normanne. In stile rinascimentale è invece il portale principale, con un piccolo rosone e due monofore ogivali; altri due portali, risalenti al quattrocento e al cinquecento, si trovano in diversi fianchi della costruzione. Il coronamento a merli le ha conferito il nome di cattedrale-fortezza. L'interno è strutturato a tre navate; qui sono custodite interessanti opere di Antonino Giuffrè e di Antonello de Saliba; di quest'ultimo è esposto, sul secondo altare della navata laterale destra, un bel polittico cinquecentesco.

Un altro interessante palazzo da visitare, bell'esempio di architettura siciliana, è quello dei Duchi di Santo Stefano, costruito fra il trecento ed il quattrocento con imponenti mura perimetrali.

Ai piedi di Taormina si trova la località balneare di Giardini Naxos. Situata a ridosso della lunga spiaggia che si stende da Capo Schisò a Capo Taormina, dagli anni '50 in poi è divenuta un importante centro turistico anche grazie all'attrazione esercitata dalla vicina Taormina.